Il quadro del mercato del lavoro italiano si fa sempre più contraddittorio. Per il 2010 sono in vista tra le imprese 20mila assunzioni in più rispetto al 2009 ma il saldo rimane negativo con 178mila posti perso. Allo stesso tempo le aziende fanno una enorme fatica a trovare 150mila posizioni che hanno una altissima probabilità di trovare una collocazione.
Sono in sintesi i dati emersi dalla consueta indagine del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro, uno dei più attendibili in circolazione in materia di prospettive sul mercato del lavoro. L'indagine copre qualcosa come 100mila imprese italiane (con dipendenti) ed è quindi molto affidabile. Il quadro che emerge anche quest'anno lascia intravedere ancora l'enorme peso della recessione.
Rispetto al 2009 le assunzioni previste quest'anno sono 20mila in più, ma pesano anche i tantissimi licenziamenti per cui il saldo rimane negativo, 802mila le assunzioni previste, 980.500 le uscite (leggermente sotto rispetto ai 994mila posti persi nel 2009). Risultato, un calo dell'1,5% dell'occupazione stimata per il 2009.
C'è poi il solito problema italiano dell'incrocio tra domanda e offerta di posti di lavoro. Perché sulle 800mila e oltre assunzioni previste, il sistema Excelsior registra una forte difficoltà delle imprese a trovare personale adeguato per quasi 150mia casi. Si tratta di un dato quasi fisso in Italia e che anzi sta marcando una forte crescita rispetto al 2009 (+6,2%), segno che qualcosa non torna nel sistema di indirizzo e orientamento degli studenti.
Per fare un esempio. L'indagine segnala una altissima difficoltà nel reperire (48% dei casi) dirigenti, seguiti a ruota (35,5%) dalle professioni scientifiche e ad elevata specializzazione per poi passare agli operai specializzati (35,2% dei casi).
Se ci si concentra sulle professioni più ricercate con un avanzato livello di studi, grandissima richiesta per gli infermieri (su 4.500 assunzioni circa metà al limite dell'introvabile), gli addetti al marketing (1.300 domande), farmacisti (oltre 1.200), informatici (2.310), i commessi e agenti di vendita, tutte figure con una difficoltà di reperimento tra il 40 e il 50% dei casi.
Infine il rapporto Excelsior conferma ancora una volta conferma una tendenza italiana. Per il 2010 le imprese infatti sono pronte ad assumere giovani (ben il 55% delle assunzioni programmate), ma con maggiore attenzione per i neo-diplomati (57,1% delle domande) a danno dei neo-laureati (51,8%).
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